Esposizione al sole
A chi non piace una bella abbronzatura d'estate ? e quante volte avete sentito dire che un bel colorito abbronzato è sinonimo di salute ?
Ok è tutto da sfatare.
Lo sò è un argomento impopolare, che ci impedisce di goderci le giornate al mare in libertà , e magari qualcuno pensa anche che sia un bel complotto delle lobby degli abbronzanti, ma purtroppo no, è provato e stra-provato che l'esposizione ai raggi solari è dannosa, quando non avviene seguendo alcune regole.
Fin dagli anni '80 è stata collegata e studiata l'esposizione al sole come causa principale del Melanoma.
Un Melanoma si forma dalla degenerazione tumorale delle cellule della cute che solitamente sono deputate alla protezione dai raggi UV tramite la creazione del pigmento cutaneo, i melanociti, a seguito della reazione al sole.
Ma i raggi UV riescono addirittura a penetrare sotto la nostra pelle e a modificare il nostro DNA.
Si lo sò sembra propaganda terroristica, ma purtroppo invece è il risultato di decenni di studi approfonditi sull'argomento.
Rischi e Benefici, facciamo chiarezza
Mentre siamo sdraiati al sole, o intenti a giocare sulla spiaggia o nell'acqua, dobbiamo pensare che in quello specifico momento siamo sotto attacco di 3 diversi tipi di nemici:
Raggi UVA
Stimolano la produzione di melanina
Causano invecchiamento cutaneo precoce
Penetrano nel derma provocando: macchie solari, secchezza, perdita di elasticità
Raggi UVB
Stimolano l’abbronzatura più immediata
Favoriscono la sintesi della vitamina D
Possono causare eritemi e scottature
Raggi infrarossi
Donano una sensazione di benessere
Diminuiscono la capacità antiossidante della pelle
Favoriscono la vasodilatazione
Cosa possiamo fare per non rinunciare alla tintarella ?
Innanzi tutto stare attenti al nostro fototipo e comportarci di conseguenza per la nostra protezione ed esposizione.
I principali FOTOTIPI sono i seguenti:
Fototipo 1: capelli biondi o rossi, occhi chiari, carnagione molto chiara, estremamente sensibile al sole, si scotta sempre e non si abbronza.
Fototipo 2: capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara, sensibile al sole, si scotta con facilità e si abbronza con difficoltà .
Fototipo 3: capelli castani, occhi chiari o marroni, carnagione bruno-chiara, può scottarsi ma si abbronza.
Fototipo 4: capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra o scura, si scotta di rado e si abbronza con facilità .
Fototipo 5: capelli neri, occhi scuri, carnagione bruno-olivastra, si abbronza intensamente.
Fototipo 6: capelli neri, occhi neri, carnagione nera, non si scotta mai, tipo di etnia nera.
PER TUTTI vale la regola generale di non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata.
il che non vuol dire andarsene dalla spiaggia, ma rimanere al coperto sotto l'ombrellone o indossando uno splendido pareo (per le signore, magari i maschietti li preferiamo con una maglietta).
Ovviamente è necessario scegliere la giusta PROTEZIONE SOCIALE, in base al proprio fototipo, ed utilizzare la protezione SEMPRE, anche quella alta, rimetterla di frequente e sempre dopo bagno o doccia.
Sfatiamo i falsi miti
Chi non si scotta non corre rischi
FALSO
anche le persone di carnagione scura che non arrivano a scottarsi e spellarsi sono comunque soggette a danni alla struttura del DNA. Non vedere il danno sulla cute non è sinonimo di protezione.
Se prepari la pelle con le lampade non ti scotti
FALSO
l'abbronzatura non è un fattore di protezione, che sia naturale o ottenuta in un centro estetico, avere la tintarella non equivale ad indossare un'armatura.
Il dopo sole ripara i danni delle scottature
FALSO
le creme dopo sole hanno unicamente una funzione lenitiva ed idratante, aiutano a diminuire gli arrossamenti, ma non hanno alcuna capacità curativa o riparativa dei danni causati al derma o al DNA.
In città non ci si scotta
FALSO
pensare che passeggiare in città , sedersi al sole a bere un aperitivo, o godersi un bel prato al parco non abbia conseguenze è un grosso errore. Spesso i maggiori danni alla pelle si hanno proprio in città nelle prime giornate di sole dove siamo propensi a scoprirci con facilità senza pensare di usare una crema protettiva. Il sole è sempre lo stesso ed anche i danni che provoca, che sia al mare in montagna o in città .
Con le alte protezioni non ci si abbronza
FALSO
lo avrete sentito dire milioni di volte dagli amici, se usi una protezione alte non ti abbronzerai mai. Non è assolutamente vero, è una di quelle errate percezioni che si sono ormai calcificate nelle nostre menti. Semplicemente utilizzare correttamente le alte protezioni per poi scendere man mano che ci si "colora" evita l'effetto aragosta che invece in una percezione immediata ci da l'idea di esserci abbronzati più rapidamente. Sono stati fatti moltissimi test che hanno dimostrato che soggetti esposti alle stesse situazioni solari, con o senza protezioni, si abbronzano negli stessi tempi e con gli stessi risultati (sempre a seconda del fototipo personale ovviamente), ma la loro percezione è assolutamente distorta.
Discorso a parte va fatto per BAMBINI
I bambini vanno sempre protetti al massimo, con alte protezioni da rimettere spesso, facendogli indossare cappello, t-shirt e occhiali da sole (che non significa non mettergli la crema).
MAI E POI MAI esporre i bambini al sole nelle ore centrali della giornata (dalle 11.00 alle 16.00), se vale per gli adulti figuriamoci per loro.
MAI E POI MAI esporre i bambini sotto i 12 mesi.
I bimbi possono avere conseguenze gravissime dalla scorretta esposizione al sole, e soprattutto spesso le hanno a lungo termine.
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